Ci risiamo, ancora una volta. Non è la prima volta infatti che succedono queste cose prima del Festival di Sanremo, anzi, è il secondo anno consecutivo che si ripetono le stesse identiche frasi dette già appunto lo scorso anno. Parliamo dei Ricchi e Poveri, scelti da Amadeus in gara a Sanremo 2024 con la canzone “Ma non tutta la vita”, in questi giorni criticati da un po’ di gente e qualche giornale che non apprezza la loro partecipazione al Festival.
I pareri, più nel dettaglio, sono iniziati ad uscire dopo il primo ascolto dei 30 brani in anteprima per i giornalisti, avvenuto il 15 gennaio. Sono iniziati ad uscire i voti e le pagelle per tutti gli artisti, tra i quali anche i Ricchi e Poveri, che hanno preso la media di un 6 come voto, piazzandosi a metà classifica. Proprio così, il duo è stato apprezzato abbastanza da permettergli di stare davanti a ben altri 14 artisti nella classifica dei voti (media basata su circa 25 testate giornalistiche).
Nonostante ciò, però, in questi giorni sono stati bersagliati da critiche (molto soggettive a quanto pare, che non rispecchiano la realtà del brano) da parte di utenti social e da alcuni giornalisti. “Boomer, fuori tempo, fuori luogo, cringe, patetici” sono alcuni degli aggettivi che sono stati attribuiti ad Angela Brambati e Sandro Sotgiu, insieme nel gruppo dei Ricchi e Poveri dal 1967, ma assolutamente non veritieri, soprattutto visti i pareri “oggettivi” di chi ha ascoltato veramente il brano, che si dice fosse molto ritmico e “da stadio”, come già successo in passato con altri brani della coppia.
Nessuna novità, comunque. Le stesse critiche e gli stessi aggettivi furono attribuiti lo scorso anno anche ai Cugini di Campagna con la canzone “Lettera 22”. Loro arrivarono 21esimi al Festival di Sanremo 2023, su 28 artisti, ma la canzone in seguito riscosse abbastanza successo, sia in streaming che in radio. Staremo a vedere cosa succederà anche stavolta!