Gazzelle: “A Sanremo per fare un’esperienza di vita, più che artistica”

Un personaggio timido, un’artista malinconico, seguito da tantissimi fan sia all’ascolto delle sue canzoni che in giro ai suoi concerti. Gazzelle è un esponente dell’indie pop italiano e, come dimostrano i numeri, va fortissimo. Sarà in gara al 75esimo Festival di Sanremo con il brano “Tutto qui” e si esibirà nella serata delle cover insieme a Fulminacci, con la celebre canzone “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti. In un’intervista con l’Ansa, si è raccontato e ha detto cos’è per lui il Festival:

“Sono un ipersensibile e quando lo sei ti accorgi che non ci sono troppi motivi per essere ottimista. La felicità non so cosa sia, come si faccia ad essere felici. A me non manca niente, ho una ragazza, una famiglia, amici, una casa, ma felice felice.. boh. Ho affrontato i miei demoni, altri ce ne saranno. Potrei dire che siamo felici con il senno di poi, a posteriori, ripensando a quello che c’è stato. Come quando ero uno scappato di casa, vivevo in sette metri quadri con il mio coinquilino e scrivevo il mio primo disco. La felicità è una mezza illusione per spendere soldi con l’idea che si possa comprare”.

Per la prima volta va al Festival di Sanremo, con la determinazione e la consapevolezza di uno che sembra ci sia già salito tante volte su quel palco all’Ariston:

Io volevo proprio andarci a Sanremo. Per fare un’esperienza di vita, più che artistica. Stava diventando tutto un po’ ripetitivo: fase creativa e fase performativa, disco e tour. Tutto prevedibile. Il festival è una possibilità. Di mio non ci andrei: troppo stressante, troppo impegnativo, fuori dalla mia comfort zone. Ma per i motivi per cui non lo farei, lo faccio. Cerco i miei cinque minuti di batticuore. Ma so che una volta sceso dal palco saranno già passati”.

Per lui ben 24 dischi d’oro, 22 dischi di platino e più del miliardo di ascolti sulle sue canzoni, numeri incredibili che confermano il suo successo.

Vado a caccia di gente nuova, che voglia ascoltarmi e che magari verrà ai miei prossimi concerti”. Ma per lui nessun disco previsto per il periodo post-Sanremo: “Io mica vendo pentole, di musica ce n’è tanta nel cassetto”.

Poi qualche parole sul brano “Tutto qui” in gara e cosa si aspetta dalla partecipazione a Sanremo:

“È una canzone che mi rispecchia, scritta come faccio sempre sul momento, non a tavolino. Anche se, probabilmente, un brano scritto a tavolino sarebbe migliore della media delle canzoni che sento in giro. Al Festival voglio arrivare terzo. Sì, terzo. Come Rino Gaetano e già sarebbe sufficiente. Vincere no, troppo impegnativo con tutto quello che viene dopo, Eurovision compreso. Se arrivi secondo ci rimani male. Terzo, invece, sei contento, Certo, siamo in 30 proprio la volta che decido di andare io…”.

Fonte: Ansa

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